Algoritmi di cifratura proprietari

COMPILATORE DI CODICI PROPRIETARI

Approfittando della flessibilità del linguaggio php, questa pagina permette di costrire codici di cifratura e decifratura personalizzati, corredati da chiavi private proprietarie e rendere semplice ed automatica la complicata operazione di Espansione delle Chiavi Private.
Inoltre, pur non essendo strettamente necessario, l'algoritmo RC5 è stato, inoltre, modificato introducendo l'operazione di SWAP (presente nei linguaggio della famiglia di microcontrollori usati) per complicare ulteriormente eventuali operazioni di decifratura fraudolente, portate avanti supponendo di trovarsi di fronte ad un algoritmo RC5 ortodosso.

Istruzioni d'uso:

  • Scegliere la lunghezza dell'unità di cifratura;
  • Scegliere il linguaggio del codice;
  • Inserire una password di propria scelta (ciò che rende l'algoritmo assolutamente proprietario):
    • se si inserisce una sequenza di lunghezza inferiore a quella massima per la lunghezza selezionata, il software ripeterà la sequenza inserita, fino a raggiungere la lunghezza massima;
    • si può anche chiedere una sequenza proposta dal software, cliccando su Genera Password (sequenza che poi si può anche alterare)
    • se si inserisce una sequenza di lunghezza superiore a quella massima per la lunghezza selezionata, il software troncherà la sequenza inserita, fino a raggiungere la lunghezza massima;
  • premere Crea Codice per ottenere, nel linguaggio scelto, la routine personalizzata delle chiavi private

Unità di cifratura

DISCUSSIONE

L'applicazione di questo blog sarà più chiara, esaminando i progetti che ne usano i risultati. Il codice comprende sia le routine di cifratura, sia quelli di decifratura, ma generalmente a un dispositivo viene assegnata una funzione o l'altra. In questo caso alcune routine possono essere eliminate, mentre la lista delle chiavi private deve essere comunque presente.
Come microcontrollore per l'applicazione in Assembler è stato scelto il PIC16F684 della Microchip, un microcontrollore di medio-piccole prestazioni (pur sempre 14 pin, per avere qualche possibilità di interfacciamento, un po' di EEPROM, 256 bytes, ma anche consumi irrisori per applicazioni a batteria, come i telecomandi). D'altronde, a chi ha familiarità con il mondo Microchip è noto che è molto semplice riadattare l'assembler ad un altro microcontrollore della stessa famiglia, se dovesse essere necessaria una specifica non fornita dal microcontrollore scelto.